Nelle scorse settimane il Ministro Giannini ha firmato il Decreto Ministeriale 851/15 con il quale è stato adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) valido fino al 2020.
PNSD e Legge 107/15
Come è noto il comma 56 della Legge 107/15 prevede che l’adozione del Piano avvenga in sinergia “con la programmazione europea e regionale e con il Progetto strategico nazionale per la banda ultralarga.”
Il successivo comma 58 individua gli obiettivi strategici del PNSD
Il PNSD, reso noto alla fine del mese di ottobre, prevede tre ambiti di lavoro (Strumenti, Contenuti e Competenze, Formazione e Accompagnamento), nove aree d’intervento (Accesso; Spazi e ambienti per l’apprendimento; Identità digitale; Amministrazione Digitale; Competenze degli studenti; Digitale, Imprenditorialità e Lavoro; Contenuti Digitali; Formazione del Personale; Accompagnamento), trentacinque Azioni. Per ciascuna azione sono individuati: le risorse, glistrumenti, i tempi di prima attuazione, gli obiettivi misurabili.
In questa tabella l’architettura complessiva del Piano.
Le risorse
Le risorse previste fino al 2020 sono pari a oltre un miliardo di euro, di cui circa due terzi provengono dai Fondi Strutturali e di Investimento Europei (Fondi SIE) e relativo cofinanziamento nazionale, collocati nel PON “Per la Scuola”.
In questa tabella l’ammontare delle risorse impegnate nonché l’indicazione delle fonti di finanziamento.
Il PON “Per la scuola”
In premessa occorre ricordare che nell’Accordo di Partenariato per l’utilizzo dei Fondi SIE, tra gliindirizzi strategici della programmazione 2014-2020, sono individuati
Non a caso, nello scorso mese di marzo il governo italiano ha adottato la “Strategia italiana per la banda ultra larga” nonché la “Strategia per la crescita digitale 2014-2020” (qui una sintesi dei due documenti), mentre il CIPE con la delibera 65/15 ha definito il “Piano di investimenti per la definizione della banda ultra larga” mediante l’utilizzo delle risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC) 2014-2020.
Inoltre, il citato Accordo di Partenariato prevede, tra le linee di indirizzo strategico nel campo dell’istruzione, la “diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola” e “l’adozione di approcci didattici innovativi, attraverso il sostegno all’accesso a nuove tecnologie e la fornitura di strumenti di apprendimento adeguati” finalizzate al “miglioramento dei livelli di apprendimento degli allievi”. In questo senso “la programmazione 2014-2020 potrà fornire un apporto essenziale all’accelerazione dei processi di innovazione della scuola e della formazione italiana, in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea e della strategia dell’Agenda Digitale Italiana, intervenendo in direzione di una maggiore semplificazione e digitalizzazione del mondo dell’istruzione e della formazione (…)”.
Le indicazioni strategiche dell’Accordo di Partenariato sono state recepite nel PON “Per la scuola” che, come abbiamo detto, contribuisce in maniera decisiva alla realizzazione del Piano Nazionale Scuola Digitale.
Queste le azioni principali del PNSD finanziate totalmente o parzialmente dal PON:
Sono previsti circa 100 milioni per ulteriori azioni (20 milioni all’anno a decorrere dal 2016), di cui non è stata definita analiticamente la ripartizione:
Infine è prevista una sinergia tra le risorse per la costruzione ex novo di “Scuole Innovative” (art. 1, comma 153, della Legge 107/15, 300 milioni di euro per il triennio 2015-2017 già stanziati nel decreto legge 69/13) e gli interventi futuri per 30 milioni di euro, per adattamenti edilizi per la realizzazione di ambienti innovativi, a valere sulle risorse PON “Per la scuola” (linea “Smart School” ed in particolare l’Azione 10.7.3: “Creazione di smart school per la realizzazione di una scuola in rete con il territorio e innovativa nell’utilizzo degli spazi, nelle tecnologie e negli approcci didattici”).
Fonte: FLC CGIL - Federazione Lavoratori della Conoscenza